L’utilizzo della metafora è stato rilanciato dalle ricerche in ambito IES (Intelligenza Empatico Sociale), dove sembra costituire un elemento chiave per ogni processo di sviluppo, apprendimento e cambiamento. In particolare IES – che, ricordo, sto contribuendo a sviluppare in modo originale – avvalora e assume la visione della metafora propria di Lakoff, che ne fa il trait d’union tra corpo e cognizione, schierandosi a favore dell’ embodied cognition.

 

Il  pensiero incarnato

 Lakoff offre tre tipi di argomentazione a favore dell’ embodied cognition:

1 sostiene che alcuni concetti, quali quelli di colore e di relazione spaziale (sopra e sotto, avanti e indietro, grande e piccolo), sono compresi attraverso il controllo motorio e percettivo.

2 sostiene che il ragionamento su argomenti astratti è radicato in quello che usiamo per argomenti pratici, quali per esempio le relazioni spaziali (“è parte di…”, “lo estraiamo da…”).

3 sostiene che le categorie del pensiero umano non siano di regola del tipo o … o, e quindi strutturabili secondo condizioni necessarie e sufficienti, ma, al contrario, più sfumate e confuse, come le nostre esperienze corporee e le nostre percezioni.

In questo modo l’esperienza senso-motoria e le strutture precognitive vengono fortemente rivalutate: i concetti – che secondo questa linea di pensiero sono metafore –  non sono tanto riflesso della realtà esterna, quanto modellati dal nostro corpo.

 

Dato che la metafora si pone come il ponte che collega cognizione ed esperienza, ne consegue che uno degli strumenti di cambiamento e apprendimento più potenti consista per l’appunto nella produzione, ricostruzione e inscrizione di metafore. Ma come? A titolo meramente esemplificativo elenchiamo alcune modalità:

 

  • Rilevare le metafore in uso sulla situazione in oggetto (as is)
  • Rilevare le metafore in uso sulla situazione desiderata (to be)
  • Creare metafore sulla situazione in oggetto (as is)
  • Creare metafore sulla situazione desiderata (to be)
  • Lavorare sulle metafore mediante: scomposizione in elementi

sostituzione di elementi

deformazione di elementi

eliminazione di elementi

aggiunta di elementi

mescolanza e incrocio di elementi

  • Rilevare nelle metafore gli elementi narrativi
  • Enucleare attori, attanti (Greimas), azioni drammatiche
  • Lavorare su di essi mediante i metodi sopra indicati
  • Immaginare come si possa passare da un dominio metaforico a un altro
  • Applicare quanto sopra al passaggio as is/to be

 

Va detto che tale lavoro sulla metafora si inscrive nel più ampio alveo dell’Intelligenza Empatico Sociale e non è disgiungibile da esso (vedi per questo il mio libro sull’argomento nella sezione pubblicazioni). Infine va osservato che, come si può intuire da quanto sopra,  il lavoro con la metafora si inscrive di regola in percorsi che utilizzano anche la narrazione, si avvalgono del pensiero creativo e non rinunciano quasi mai all’utilizzo di stratagemmi.